TITOLO: CECILIA 2 Cerco di muovermi per liberarmi dalla presa ma è tutto inutile ! Mi rendo conto di essere impotente di fronte a questa incredibile situazione. il sudore mi tiene appiccato tra il secondo e terzo dito. Nonostante la paura accade qualcosa di imprevisto, nell' immaginare mia cugina gigantessa con una vagina di almeno 30 metri (per me) e quelle poderose cosce da tennista grandi quanto una nave, mi viene una erezione al pene per l' eccitazione. Per qualche secondo dimentico i pericoli che corro mentre vengo stretto in quella morsa ! le mie braccia e le mie gambe sono immobilizzate e solo un forte scossone potrebbe liberarmi. Ma il bel momento di estasi dura poco. Elvira, un' amica di Cecilia suona al citofono e mia cugina si desta dal sonnecchiare per andare a rispondere. Velocemente si infila le infradito e corre a rispondere, mentre per me inizia la parte peggiore della mia storia. I pochi ma decisi passi che Cecilia compie per arrivare al citofono sono un' agonia indescrivibile! ancora compresso tra le appiccicose dita e la suola di plastica dell' infradito subisco enormi accellerazioni e pressioni in pochi secondi, mentre completamente stordito sento di dover vomitare in continuazione ma ciò non avviene per fortuna. Cecilia si è fermata, io ancora rintontito, credo che si sia accorta della presenza di "qualcosa" ai suoi piedi e che finalmente mi aiuterà. Invece mia cugina è semplicemente arrivata a destinazione per rispondere al citofono. Io cado in una profonda disperazione ed inizio a piangere, sospirando <>.inutile sottolineare che i miei lamenti non furono uditi da lei che intanto aveva accolto Elvira a casa sua.................... <> <> Le loro voci erano come dei tuoni assordanti, io dalla mia posizione non vedevo che qualche piccolo luccichio di luce poichè le enormi dita del piede di Cecilia mi ricoprivano quasi del tutto lasciando filtrare ben poca aria, infatti lì dentro l' odore di sudore mi avvolgeva inevitabilmente. Elvira e Cecilia si accomodano in salotto per chiaccherare. Elvira ha 22 anni, è bionda, capelli lunghi, occhi verdi, alta 190 cm e porta il 40 di piede. Non vi posso dire come fosse vestita perchè io non l' ho capito bene in quella situazione. Mentre le due discutono delle solite fesserie femminili, io cerco di sopravvivere da quell' inferno in cui mi ero cacciato. Infatti, oltre a sopportare il caldo, la puzza e la mancanza d' aria, le mie narici e la mia bocca erano bagnate da gocce di sudore che fuoriuscivano dalla pelle accaldata del piede sinistro di Cecilia. Sono costretto a bere quel disgustoso liquido caldo, acre, acido quale è il sudore dei piedi. Dopo qualche minuto, Cecilia ritorna in cameretta per cambiarsi poichè Elvira la convice ad uscire. Cecilia si toglie violentemente le ciabatte ed io compio un balzo che mi fa catapultare proprio dentro una scarpa da ginnastica che mia cugina aveva indossato prima. Riprendendomi dalla botta che mi provoca diverse contusioni e molti graffi, faccio il punto della situazione e mi rendo conto che se Cecilia indossasse le scarpe da ginnastica, non resisterei neanche 5 minuti ! Cecilia si toglie i jeans per mettersi la minigonna, lo spettacolo a cui assisto è il trionfo della bellezza femminile ! Le gigantesche gambe di Cecilia sono alte quanto un grattacielo di 250 metri ! il ginocchio destro si flette mente la coscia ed il polpaccio prendono contatto e mi rendo conto di non essere altro che un isetto insignificante al cospetto di una dea. SI ! Cecilia non era più solo mia cugina ma era divenuta la dea al quale inesorabilmente ero sottomesso a sua insaputa. ORMAI NON SONO ALTRO CHE UN INSIGNIFICANTE PARASSITA ALLA MERCE' DEI SUOI SPLENDIDI PIEDI SUDATI. Per mia enorme fortuna, Cecilia sceglie di indossare delle scarpe coi tacchi a spillo trascurando l' ipotesi di indossare quelle sporche e fetide scarpe da ginnastica. Ero momentanemente salvo, ma dovevo trovare un modo per uscire da quella scarpa puzzolente prima che a Cecilia venga in mente di indossarla in una prossima occasione. Cecilia si allontana con Elvira, lasciandomi da solo in casa. Io cerco di scavalcare il bordo della scarpa e devo riuscirci a tutti i costi ! Ora che ci penso, Elvira è arrabbiatissima con me perchè diverse volte le ho fatto fare brutta figura con i miei amici mentre la prendevo in giro. Lei mi odia moltissimo ma con Cecilia è rimasta amica ed inoltre mia cugina non sa niente delle nostre litigate ! Sono stato fortunato a non farmi vedere da quella biondina. In effetti, se Elvira dovesse trovarmi in queste condizioni me la farebbe pagare e non si farebbe alcun scrupolo sadica come è lei !!!! Osservo afflitto il mio orologio da polso che si è ristretto insieme a me ed i miei vestiti. è passata un' ora da quando mi sono rimpicciolito e mi aspettano altre 29 ore in balia di mia cugina Cecilia di 23 anni, completamente alla merce dei sui piedi. Dopo 3 ore di inutili tentativi rinuncio e mi rassegno all' idea di non essere capace di uscire da questa maledetta scarpa. Mancano ancora 26 ore affinchè l' effetto del raggio rimpicciolitore svanisca ed io ritorni normale........mi mancano le forze, sono distrutto dalla fame, dalla sete e dal sonno. Improvvisamente Cecilia ed Elvira ritornano a casa. Sentendo le loro voci apprendo la triste realta ! CECILIA HA INVITATO ELVIRA A DORMIRE A CASA SUA PER STANOTTE!!!!!!BRRRR!!!! Devo assolutamente uscire da questa scarpa o morirò ! Anche ammesso che la scarpa non venga indossata, non sono sicuro di potere resistere 26 ore senza mangiare ne bere......... Mentre sono immerso nei miei pensieri odo il boato dei passi delle due ignare gigantesse che si aggirano per la casa ignare della mia presenza............. QUALI ANGOSCIOSE SITUAZIONI MI ATTENDONO NELLE PROSSIME ORE !?!?!?! (FINE SECONDA PARTE) continua............